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Une Citroën Méhari dans un pré en 1978. Photo de Georges Guyot. Utilisation éditoriale uniquement, nous contacter pour toute autre utilisation

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Citroën Mehari: 55 anni e sempre fonte di ispirazione

55 anni fa, Citroën presentò al mondo la sua innovativa creazione: la Mehari. In quel periodo tumultuoso caratterizzato dalle proteste del movimento studentesco francese, questo veicolo unico fece la sua comparsa sul campo da golf di Deauville. La Mehari era un pick-up atipico con una carrozzeria in plastica ABS (acrilonitrile butadiene stirene) progettata da Roland de La Poype, che offriva da 28 a 32 CV. Costruita sulla piattaforma della Dyane 6, venne originariamente lanciata come Dyane 6 Mehari. Il successo che ottenne nel corso dei suoi quasi 20 anni di produzione, dal 1968 al 1987, fu sorprendente, con 144.953 unità (tra cui 1.213 Mehari 4×4) costruite in diversi stabilimenti in Belgio, Francia, Spagna e Portogallo.

Il nome “Mehari” fu scelto per richiamare l’immagine dei dromedari del Nord Africa e del Sahara, noti per la loro abilità nel percorrere sentieri fuoristrada con resistenza e sobrietà. Come i suoi omonimi animali, la Citroën Mehari era adatta a tutti i terreni. Sebbene all’esterno potesse sembrare più una piccola decappottabile da utilizzare durante le vacanze estive, grazie a una copertura invernale, l’auto diventava completamente ermetica, rendendola adatta a tutte le stagioni.

Ciò che rendeva la Mehari particolarmente interessante era la sua praticità, modularità ed economicità. La sua versatilità era evidente: parte del pavimento poteva essere trasformato in uno schienale, permettendo l’aggiunta di due sedili posteriori e l’ospitalità di fino a 4 passeggeri. Poteva essere utilizzata in una vasta gamma di situazioni, trasportando sia carichi diversi che passeggeri. La carrozzeria della Mehari era composta da soli 11 componenti facilmente riparabili e poteva essere pulita con un semplice getto d’acqua, sia all’interno che all’esterno. Ciò la rendeva un veicolo facile da mantenere ed economico per i clienti. Questo concetto atipico, modulare ed economico, realizzato con materiali moderni per l’epoca e una carrozzeria innovativa, divenne nel corso degli anni una vera e propria icona automobilistica e un autentico ricordo d’infanzia per un’intera generazione.

Nonostante la sua lunga produzione, la Mehari conobbe solo tre versioni diverse, di cui due edizioni limitate. Nel 1983 furono lanciate due edizioni speciali: la Mehari Plage, caratterizzata da un look vacanziero e da un vivace colore giallo, venduta in Spagna e Portogallo. Nello stesso anno, venne introdotta anche la Mehari Azur, disponibile in soli 700 esemplari e destinata ai mercati francese, italiano e portoghese. Nel 1979, Citroën presentò una variante ancora più versatile, la Mehari 4×4, che offriva una libertà di movimento quasi ineguagliata fino ad oggi.

La Mehari non era solo un’auto dal design unico e dalle prestazioni sorprendenti, ma aveva anche una carriera particolarmente diversificata. Le amministrazioni pubbliche come la polizia, le dogane, gli aeroporti e gli ippodromi, così come i negozianti, gli artigiani e i privati, ne vedevano il potenziale e ne apprezzavano la versatilità. Inoltre, l’esercito francese fece un largo uso della Mehari, ordinando un totale di 11.457 veicoli tra il 1972 e il 1987. La sua resistenza e capacità di adattamento ne facevano una scelta ideale per le forze armate.

Ma la carriera della Mehari non si limitò al settore pubblico e militare. Questo veicolo trovò impiego anche nell’assistenza medica su strada in tutto il mondo. Nel 1980, ben dieci Mehari 4×4 furono noleggiate per fornire assistenza medica lungo il percorso del Rally Raid Parigi-Dakar. La loro agilità e capacità fuoristrada si dimostrarono fondamentali per raggiungere e soccorrere i partecipanti alla gara.

Oltre al suo utilizzo pratico, la Mehari conquistò anche il grande schermo. Il famoso film “Le gendarme de Saint Tropez” con Louis de Funès contribuì a renderla ancora più iconica. Questo veicolo appariva nelle scene del film, regalando un tocco di divertimento e leggerezza alla trama.

Oggi, anche se la produzione della Mehari è terminata da diversi decenni, il suo status di icona automobilistica è rimasto intatto. Rimane un simbolo di versatilità, praticità ed economicità, oltre che di un’epoca in cui l’innovazione e il design audace erano all’ordine del giorno. La Citroën Mehari è un veicolo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’industria automobilistica e continua ad essere ammirata da appassionati di tutto il mondo.

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