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Dacia Spring Electric: l’elettrica per la città

E’ tra le city-car a batteria più economiche del mercato e in un certo senso ha democratizzato l’auto elettrica, rendendola accessibile a molti. Noi l’abbiamo provata nella versione con un motore elettrico da 33 kW, pari a 45 cavalli, accoppiato ad una batteria da 27,4 kWh.

Esteticamente la Dacia Spring Electric punta su un look sobrio ma con alcuni dettagli di stile come le calotte dei retrovisori color arancione, le borchie delle ruote da 14” in plastica che simulano il disegno di un cerchio in lega. La linea di cintura alta e gli ingombri sono perfetti per la città grazie ai 3.734 mm di lunghezza per 1.365 di larghezza. Comode e “strategiche” le protezioni su paraurti e passaruota che proteggono la carrozzeria da piccoli urti mentre le barre portapacchi al tetto aggiungono praticità. Il frontale segue il nuovo corso del marchio con i gruppi ottici divisi su due livelli: in alto la firma luminosa a Led che funge da luci diurne, mentre in basso ci sono i fanali tradizionali. Al centro, la calandra nasconde la presa per la ricarica. Sobria, come detto, ma con personalità.

All’interno troviamo un abitacolo funzionale con un design classico e con un ampio utilizzo di plastiche di discreta qualità. L’abitabilità è buona per tutti i quattro occupanti grazie all’uso intelligente dello spazio disponibile, con un bagagliaio di 290 litri (620 con il sedile posteriore reclinato). Al centro della plancia troviamo il display da 7 pollici del sistema multimediale. Media NAV, con radio DAB e replica wireless dello smartphone compatibile con Apple Carplay e Android Auto. La strumentazione digitale dietro il volante è chiara e fornisce info essenziali tra le quali autonomia e stato di carica della batteria.

La Spring del nostro test monta una batteria agli ioni di litio da 27,4 kWh collocata nel pianale sotto la seduta posteriore, collegata al motore elettrico da 33 kW (45 Cv) che muove le ruote anteriori. La batteria, di piccole dimensioni e peso, trova posto sotto la seduta posteriore. Alla guida si capisce immediatamente che è un’auto pensata per la città che trova nel traffico urbano il suo habitat ideale perché le dimensioni compatte le permettono di muoversi con disinvoltura. Il peso ridotto, però, le consente un discreto brio nelle ripartenze e consente anche un’autonomia niente male. La casa dichiara circa 300 km di autonomia nel ciclo urbano WLTP o 230 km nel ciclo misto WLTP. Noi, con una guida “normale” abbiamo registrato un’autonomia nel misto di circa 170 km nel misto e circa 200 in città. Morbida su rotaie e pavé, agile rilassante, la Dacia Spring è sicuramente un’auto comoda ma non è fatta per una guida brillante.

Il listino di Dacia Spring parte da 21.450 euro per l’allestimento Essential.

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