E’ il secondo modello della gamma IONIQ del brand, dedicata ai veicoli elettrici a batteria. IONIQ 6 è un’ Electrified Streamliner che ridefinisce i confini della mobilità elettrica grazie a una serie di tecnologie avanzate, spazi e caratteristiche personalizzabili e un’ampia autonomia. Noi l’abbiamo provata.
A vederla da fuori il colpo d’occhio è notevole. La linea particolarmente affusolata e dotata di un profilo streamliner, appunto, caratterizzato da un’unica curva, è studiata per generare un basso coefficiente di resistenza aerodinamica. Il frontale basso, i deflettori d’aria attivi nella parte anteriore, ii passaruota ridotti e i sottili specchietti laterali digitali (opzionali), contribuiscono, infatti a creare un CX di 0,21 (molto basso per vetture di questo segmento). Il posteriore ha un doppio spoiler, uno superiore più ampio e uno inferiore più piccolo, al di sotto dei quali ci sono i fanali posteriori uniti da una barra luminosa a quadretti.
All’interno, il design è molto futuristico. Lo spazio è progettato per essere pratico e funzionale. In linea con la filosofia della gamma, Hyundai ha adottato una strategia incentrata sulla sostenibilità, facendo ampio ricorso a materiali e tessuti riciclati che risultano essere di buona qualità. La plancia di Ioniq 6 richiama la scelta stilistica già utilizzata per Ioniq 5, con la presenza di due imponenti schermi widescreen destinati all’infotainment e alle informazioni chiave per il guidatore. I due schermi da 12,3 pollici, uno per il cruscotto personalizzabile e l’altro per il display centrale, sono molto chiari e intuitivi. Grazie a un passo di quasi 3 metri, l’abitacolo è ampio e confortevole e lo spazio a disposizione sia per i passeggeri anteriori che per quelli posteriori è abbondante grazie anche alla mancanza del tunnel centrale.
Per quanto riguarda lo spazio, il bagagliaio (401 litri) non è particolarmente capiente: è profondo ma l’apertura è abbastanza stretta. Stesso discorso vale per il frunk, il piccolo bagagliaio anteriore, che offre una capacità di 45 litri, sufficiente per il cavo di ricarica.
Per il nostro test abbiamo provato la versione versione AWD da 325 cavalli, una soluzione che ci ha davvero convinti. Nonostante le dimensioni importanti, la Ioniq 6 offre prestazioni davvero brillanti. Su strada si comporta molto bene grazie a un peso ben distribuito e una taratura delle sospensioni che privilegia il comfort senza, però, comprometterne la stabilità in marcia. Sa essere agile e divertente soprattutto in modalità Sport, gestendo molto bene anche le curve grazie ai controlli elettronici che intervengono in modo poco invasivo e graduale. Utile la funzione, soprattutto in città, la funzione one-pedal: ferma l’auto, togliendo il piede dall’acceleratore. I due motori elettrici (quello anteriore da 100 CV e il posteriore da 225 CV) sono alimentati da una batteria da 77,4 kWh effettivi. L’autonomia è buona: noi abbiamo percorso oltre 300 km sul misto, senza nemmeno badare troppo ai consumi. La sofisticata piattaforma E-GMP da 800V, condivisa con modelli come la Ioniq 5 e la Kia EV6, consente una ricarica ad altissima potenza, fino a 350 kW, e il passaggio dal 10% all’80% di carica in meno di venti minuti, con stazioni di ricarica idonee. L’auto offre inoltre la possibilità di alimentare altri dispositivi o addirittura ricaricare un’altra vettura, grazie alla tecnologia V2L (Vehicle-to-Load), che permette di erogare una potenza di 3.6 kW attraverso prese interne ed esterne.
La Hyundai Ioniq 6 è disponibile a partire da 47.850 euro nella sua versione Progress, mentre la Evolution raggiunge i 59.250 euro. Le varianti AWD sono disponibili a partire da 62.750 euro.