Dopo il successo del suo primo progetto intitolato “Il tempo”, l’artista Kikì, all’anagrafe Claudio La Rocca, fa il suo ritorno con un nuovo singolo intitolato “Le nuvole diranno di no”. Il brano, prodotto insieme a Giuliano Vozella, anticipa il suo secondo lavoro in studio e promette di emozionare il pubblico con la sua profondità e originalità.
Il singolo “Le nuvole diranno di no” si distingue per le sue chitarre incisive, le sperimentazioni vocali e le incursioni dialettali, che conferiscono al brano una dimensione unica e coinvolgente. Il testo della canzone riflette su concetti profondi, come il concetto che spesso “casa non è un luogo ma una persona”, e l’importanza di perseverare nei propri obiettivi nonostante gli ostacoli che si possano incontrare lungo il cammino.
“Quando mio nonno dipingeva si firmava sempre come Kikì. Un giorno gli chiesi il motivo e lui mi rispose dicendo che il quadro poteva essere stato dipinto da “kikì” o “kokò”, doveva piacermi a prescindere da chi l’aveva dipinto. Mi ha sempre affascinato questa visione che va oltre le etichette, oltre la paternità e si concentra solo sull’arte. Ed è con questo nome che ho deciso di pubblicare musica nuova, staccandomi dal mio vecchio nome, perché alla fine le canzoni devono piacere a prescindere da chi le canta”, racconta Kikì.
Dopo aver collaborato con diversi artisti di rilievo e aver intrapreso un cammino musicale che lo ha portato a esplorare nuovi suoni e tematiche, Kikì rappresenta un nuovo inizio per Claudio La Rocca. L’artista, originario della Campania ma ormai trasferitosi a Milano, si allontana dai canoni della black music e dell’elettronica per abbracciare una visione sonora più personale e sperimentale.
Kikì si propone come un progetto artistico che si distingue per la sua ricerca linguistica e sonora, ispirandosi a diverse influenze e puntando a offrire al pubblico un’esperienza musicale unica e coinvolgente. Con l’approccio viscerale di artisti come Dijon, le chitarre di Saya Gray e la ricerca di Frank Ocean, Kikì si distingue per la sua capacità di esplorare nuovi orizzonti musicali e di offrire al pubblico un’esperienza sonora autentica e originale.
