Automobili Lamborghini, in occasione della Giornata mondiale delle Api del 20 maggio, istituita dall’ONU nel 2017, vuole rimarcare nuovamente il proprio impegno a salvaguardia dell’ecosistema. Il programma di biomonitoraggio ambientale, avviato dall’Azienda nel 2016, continua ad avere come chiaro obbiettivo quello di monitorare i livelli di CO2 nell’ambiente circostante la sede di Sant’Agata Bolognese attraverso l’analisi delle api. L’apiario costruito nel Parco Lamborghini di Sant’Agata Bolognese conta oggi tredici arnie, con una popolazione di circa 600.000 api di cui 120.000 in volo per il territorio.
La tecnologia al servizio degli studi sulle api
Grazie alla collaborazione con Audi Environmental Foundation, dallo scorso anno Lamborghini si è dotata di arnie tecnologiche, caratterizzate da strumentazioni per rilevare temperatura interna ed esterna, umidità e velocità del vento. Dispongono inoltre di una bilancia elettronica che rileva il peso dell’arnia, consentendo di conoscere da remoto se le api stanno raccogliendo sufficiente nettare e polline e se la famiglia sta crescendo secondo le attese. Entrambe, infatti, hanno una SIM integrata in grado di trasmettere i dati rilevati.
Su una delle arnie sono presenti anche due videocamere, una interna ed una esterna che filma l’accesso all’alveare e che quindi consente di vedere se le api stanno “lavorando” normalmente. La seconda arnia dispone di un conta-api elettronico e costruisce grafici che mettono in relazione i dati rilevati con il numero di api in entrata ed uscita. Questi dati sono utili per comprendere come la variazione climatiche possono impattare sullo sviluppo delle colonie di api e consentire di intervenire tempestivamente per sostenerle nelle stagioni anomale. La lunga siccità del 2021, ad esempio, ha ridotto la produzione dell’apiario di circa 100 kg di miele.
Con la loro intensa attività di raccolta di nettare, polline e acqua, le api bottinatrici sono dei campionatori efficienti e puntuali di un territorio che si estende per circa 3 km di raggio intorno all’alveare, comprendendo quindi non solo il Parco Lamborghini in cui l’apiario si trova, ma anche le campagne limitrofe, l’area artigianale in cui è collocata l’azienda e l’abitato di Sant’Agata Bolognese.
Dalle analisi delle matrici dell’alveare, Automobili Lamborghini, in collaborazione con esperti in entomologia e apidologia, può rilevare, infatti, una vasta gamma di inquinanti: dai pesticidi usati in agricoltura, sul verde urbano e privato, i metalli pesanti, gli idrocarburi policiclici aromatici, le diossine, gli antibiotici, e molti altri.
Per Lamborghini il progetto di biomonitoraggio attraverso le api è un atto di responsabilità non solo nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie, ma anche verso il territorio, al fine di garantire un ambiente sano. È un impegno per la salvaguardia dell’ecosistema, nel quale le api sono parte attiva ed essenziale. Il progetto dell’apiario rientra nell’ambito di una strategia globale e integrata di sostenibilità ambientale che comprende sia l’intera gamma di prodotti sia la fabbrica di Sant’Agata Bolognese, un’area di 160mila metri quadri che dal 2015 si fregia della certificazione CO2 neutrale, mantenuta anche dopo il raddoppio del sito produttivo degli ultimi anni.