Mazda ha delineato una visione ambiziosa volta a garantire la neutralità carbonica di tutti i suoi impianti globali entro il 2035, inizialmente concentrando gli sforzi sui siti in Giappone, responsabili del 75% delle emissioni della Casa di Hiroshima. Entro il 2030, la casa automobilistica mira a ridurre del 70% le emissioni locali di anidride carbonica, con l’obiettivo di ottenere il 75% dell’energia da fonti non fossili.
Le strategie per ridurre l’impatto ambientale si concentreranno su tre pilastri fondamentali: risparmio energetico, energie rinnovabili e biocarburanti. La Mazda introdurrà il concetto di “Prezzo Interno del Carbonio” come criterio guida per gli investimenti all’interno degli impianti, premiando coloro che contribuiscono significativamente alla diminuzione delle emissioni di CO2.
Sul fronte energetico, gli impianti di Hiroshima abbandoneranno l’uso di combustibili fossili, adottando invece l’ammoniaca liquida. L’energia residua sarà acquistata da produttori locali certificati per l’uso di combustibili sostenibili. Infine, i veicoli utilizzati all’interno degli impianti passeranno dall’utilizzo di gasolio a biocarburante.
La Mazda si avvarrà inoltre del sistema J-credit per ottenere crediti green, grazie a progetti di riforestazione e all’assorbimento di CO2 nella Prefettura di Okayama, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi prefissati.