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Opel TRIXX: intelligente e versatile city-car

Estremamente versatile con tanto spazio. Al Salone di Ginevra del 2004, faceva la sua comparsa il rivoluzionario prototipo di Opel TRIXX, un’auto ultra-compatta. Questo piccolo veicolo urbano poteva ospitare comodamente fino a tre adulti e un bambino, o una sola persona con numerosi oggetti voluminosi. Le sue tre porte a pantografo, con apertura elettrica (due sul lato del passeggero e una sul lato del conducente), semplificavano l’accesso sia all’abitacolo che al bagagliaio.

Opel TRIXX vantava numerose soluzioni ingegnose, tra cui il sedile posteriore gonfiabile, il sedile estraibile del passeggero anteriore e un portello sul tetto (apribile con un semplice tocco) che consentiva il trasporto verticale di oggetti di considerevole lunghezza. Il bagagliaio, montato su guide, poteva scorreva all’indietro come un cassetto, semplificando il trasporto di oggetti pesanti o sporchi all’interno del veicolo. Equipaggiata con lo stesso motore turbodiesel common-rail da 1.300 cc e 70 CV (51 W) presente su Opel Corsa ed Agila, l’Opel TRIXX offriva prestazioni affidabili e efficienti.

La flessibilità degli interni e le contenute dimensioni esterne (era lunga 3,04 metri, larga 1,66 ed alta 1,57) facevano di questa vettura a trazione anteriore il mezzo di trasporto ideale per tutti coloro che si spostano in città. Improntata alla massima funzionalità, ripiegando, ad esempio, il sedile del passeggero, offriva un bagagliaio insolitamente grande (890 litri di capacità secondo il metodo VDA), abbastanza lungo (1,53 metri dal portellone alla plancia strumenti) per trasportare una bicicletta od un monopattino senza doverla smontare.

‘Daltro canto il passeggero anteriore avrebbe potuto sistemarsi a bordo in modo molto confortevole con ampio spazio per le gambe, ripiegando in avanti il sedile anteriore ed accomodandosi su quello posteriore come su una poltrona. Se questa non era utilizzata, poteva essere sgonfiata e rigonfiata, all’occorrenza, in pochi secondi con il compressore di bordo. Se a bordo viaggiava anche un bambino piccolo, il suo sedile si ripiegava dietro quello del guidatore.

Oggetti voluminosi potervano essere caricati facilmente all’interno dell’abitacolo attraverso le due grandi porte che si aprivano elettricamente a pantografo. Queste porte erano dotate di bracci di sostegno che le lasciavano aperte parallelamente alle fiancate come fossero porte scorrevoli. Il prototipo Opel TRIXX non aveva bisogno di un portellone in quanto il finestrino posteriore si abbassava per facilitare l’accesso all’interno della vettura. La metà posteriore del tetto apribile di vetro poteva essere fatta scorrere in avanti in modo da disporre di un’apertura di carico simile a quella di un pick-up, abbastanza grande per caricare oggetti larghi fino a 960 millimetri, profondi 430 e lunghi 1.400. Linee diritte, sbalzi ridotti, passaruota sporgenti e cofano rialzato di Opel TRIXX erano altrettante caratteristiche del linguaggio stilistico Opel dell’epoca.

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