Striscia la notizia, con 35 anni di attivo impegno civico e sociale a fianco dei cittadini, si conferma il programma satirico d’informazione da Guinness, il più longevo al mondo per numero di episodi trasmessi: ben 7.562, dall’ormai lontano 7 novembre 1988 fino ad oggi. La sua prima edizione, condotta da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo, venne trasmessa su Italia 1, ma grazie all’incredibile successo di pubblico e di critica, già dalla seconda edizione il programma fu spostato su Canale 5.
Un aspetto di notevole rilevanza dell’irriverente varietà storico di Antonio Ricci è il suo contributo nel rendere il Paese consapevole di questioni importanti. Infatti, grazie alle sue audaci denunce, dal 1992 al 2010, Striscia la notizia ha contribuito in modo significativo al recupero di una cifra record di 7 miliardi e 800 milioni di euro per lo Stato. Questo dato è stato ufficialmente documentato in una ricerca condotta dall’Università Bocconi, che ha analizzato l’importanza sociale, culturale ed economica del programma dal suo inizio fino ai giorni nostri. Considerando che è passato oltre un decennio da allora, non possiamo escludere la possibilità che questa cifra sia addirittura raddoppiata.
In prima linea per i festeggiamenti il Gabibbo, il personaggio più iconico del programma, fin dal 1° ottobre 1990. Antonio Ricci nel libro Me tapiro (Mondadori, 2017) ne ha spiegato la genesi: «A me interessava solo parodiare gli esternatori, i populisti catodici che in quegli anni, urlando, cominciavano a entrare nelle case dei telespettatori: parlo di Giuliano Ferrara, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Funari, Michele Santoro. Chi poteva rappresentarli meglio di un pupazzo rosso che con gli occhi fuori dalla testa gridava: “Ti spacco la faccia”? Il Gabibbo è la pancia: non parla, rutta. Vuol significare che in tv qualunque banale pupazzo, se bercia o arringa moraleggiando, può ottenere il massimo della credibilità e popolarità».