Secondo una recente ricerca condotta da Colt Technology Services, le imprese italiane stanno facendo significativi progressi nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI). Lo studio, che ha coinvolto oltre 1.200 leader IT in 13 Paesi, rivela che il 51% delle aziende italiane ha fatto investimenti in AI, una cifra inferiore rispetto al Giappone, Stati Uniti, Germania e Regno Unito. Tuttavia, quattro imprese italiane su cinque stanno pianificando di investire in AI nel prossimo futuro, dimostrando un forte interesse nel settore.
Un dato significativo è che un’azienda italiana su quattro spende almeno 750.000 dollari all’anno in AI, una cifra che supera la media globale, che si attesta ad una su cinque. Gli investimenti nel settore AI sono orientati verso diverse aree strategiche: il 35% delle aziende italiane destina risorse all’innovazione e sviluppo di prodotti AI-driven, lo stesso 35% si concentra sulla gestione della forza lavoro, e il 32% sulla cybersecurity e rilevamento delle minacce. Inoltre, migliorare l’esperienza dei clienti è una priorità per il 40% delle imprese italiane, risultando la percentuale più alta fra i paesi partecipanti alla ricerca.
Carlo Azzola, Country Manager di Colt Italia, ha commentato questi risultati: “Le aziende italiane stanno compiendo grandi passi nel campo dell’intelligenza artificiale: una su quattro investe già più di 750.000 euro all’anno. È un segnale forte di quanto l’Italia creda nel potenziale trasformativo dell’AI, soprattutto per migliorare l’esperienza dei clienti e ottimizzare i processi”.
Nel panorama internazionale, gli investimenti in AI superano il milione di dollari all’anno in realtà come Singapore, Regno Unito e Stati Uniti. La ricerca ha inoltre evidenziato le diverse priorità IT nei vari Paesi: mentre il Regno Unito e gli Stati Uniti puntano sulla flessibilità della rete, il Giappone e la Germania danno importanza alla riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture.
Guardando al futuro, le aziende italiane non investitrici stanno pianificando di orientarsi principalmente verso l’automazione (37%), mantenendo l’attenzione su cibersecurity e miglioramento dell’esperienza cliente. Questa tendenza riflette una visione proattiva e innovativa per affrontare le sfide future.
In conclusione, l’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede in Italia, trasformando il panorama industriale e aprendo nuove opportunità per le aziende che vogliono essere all’avanguardia nel mercato globale.
