È stata presentata a Roma, presso il Circolo Montecitorio, l’iniziativa promossa da Dove Body Confident Sport, pensata per sostenere la body confidence delle ragazze nella pratica sportiva.
Sport e autostima sono argomenti molto discussi, soprattutto sui social, ma spesso si ignora il legame profondo che li unisce. Secondo uno studio presentato da Ugo De Giovanni, General Manager Personal Care di Unilever Italia, un numero significativo di ragazze abbandona l’attività sportiva.
Le cause vanno ricercate negli stereotipi di genere, nella scarsa informazione e nella mancanza di sensibilizzazione. Un contesto alimentato non solo nei centri sportivi, ma anche all’interno del nucleo familiare, con i social media a fare da amplificatore.
Non sono rari i casi in cui i genitori considerano lo sport una distrazione, qualcosa di inconciliabile con lo studio e la quotidianità di una bambina o ragazza. In altri casi, le giovani vengono sottoposte a un costante stress legato a elevate aspettative e alla ricerca del successo.
Dati allarmanti emergono dalla ricerca di Dove: il 49% delle ragazze che smettono di praticare sport ha ricevuto critiche sull’aspetto fisico, ritenuto più importante delle abilità atletiche. In generale, il 46% (43% in Italia) si è sentito dire che il proprio corpo non è adatto allo sport.
Molte ragazze diventano così vittime della percezione negativa del proprio fisico e del proprio aspetto. Si tratta di un problema culturale e sociale, aggravato da ideali irrealistici, dall’ossessione per le performance e da un’immagine della donna-oggetto ancora troppo diffusa (46% a livello globale, 42% in Italia).
Nasce quindi l’esigenza di insegnare alle giovani a conoscere il proprio corpo e a comprendere l’importanza dell’autostima. Lo sport non ingabbia l’identità, ma aiuta a scoprirne il valore, i talenti e i limiti.
Praticare sport insegna ai ragazzi che il corpo è capace di imprese che neppure loro immaginavano. Per questo motivo, il programma Body Confident Sport si articola in due percorsi fondamentali: Body Confident Athlete, rivolto alle atlete, e Coaching Body Confident, dedicato agli allenatori.
Le ragazze vengono poste al centro, accompagnate in un percorso di ascolto, consapevolezza e valorizzazione del proprio corpo e delle proprie capacità. In questo modo migliorano la connessione con sé stesse, la concentrazione e la preparazione.
A sostenere l’iniziativa, una testimonial d’eccezione: Jasmine Paolini. La campionessa italiana ha espresso grande entusiasmo per il progetto, raccontando di aver affrontato critiche sulla propria altezza, ritenuta un limite al successo.
Paolini è oggi simbolo di determinazione e fiducia in sé stesse, capace di abbattere i muri costruiti dai pregiudizi.
Il programma, completamente gratuito, è destinato alle scuole secondarie di primo grado e supporta i docenti di educazione fisica attraverso lezioni ed esercizi pratici per creare un ambiente sano, inclusivo e positivo.
Dove non è sola in questa missione: al suo fianco c’è Fondazione Laureus Italia, con il contributo della responsabile dei programmi, Lara Tagliabue.
