A pochi giorni dall’uscita di “Banda Kawasaki”, brano urban avanguardista dalle sonorità internazionali, Achille Lauro sorprende ancora annunciando il remix della canzone con i ragazzi della comunità Kayros di Don Claudio Burgio. Il brano originale, scritto in collaborazione con Salmo e Gemitaiz e prodotto da Gow Tribe, Danien e SixPm, è disponibile su tutte le piattaforme digitali sotto l’etichetta Elektra Records/Warner Music Italy.
Il remix, pubblicato oggi, vede la partecipazione di Zatla, Ryuk zc, Fandy, Commando e Yambo, giovani talenti della comunità Kayros. Questo pezzo dal flow irresistibile, energico e potente, si configura come un manifesto generazionale dirompente che celebra la musica come strumento di unione e di espressione. Il videoclip, diretto da Luca Gardella e disponibile su YouTube, amplifica l’impatto del brano grazie alle voci esplosive dei ragazzi.
La comunità Kayros, fondata e guidata da Don Claudio Burgio a Milano, rappresenta una realtà unica nel suo genere. Da oltre vent’anni, offre supporto e alloggio a minori in difficoltà segnalati dal Tribunale per i Minorenni, dai Servizi Sociali e dalle forze dell’ordine. In questo contesto, il rap ha sempre svolto un ruolo di primo piano, diventando un mezzo attraverso cui i giovani possono conoscersi, esprimersi e raccontare le proprie storie.
In linea con questa filosofia, nell’aprile 2024 è nata Kayros Music, l’etichetta discografica interna all’associazione. Recentemente, Kayros Music è approdata in Universal Music Italia sotto la bandiera di Island Records, segno del crescente riconoscimento del lavoro svolto dalla comunità.
Racconta Achille Lauro: “Ho seguito l’intera direzione di Banda Kawasaki.Il concept “La moda nasce dalla strada” non è casuale. So cosa provano i ragazzi di Kayros perché ci sono passato anche io. Conosco quella sensazione di vuoto che si trasforma in quella fame capace di modificare il destino. Volevo che i ragazzi incarnassero un’idea. Quando ti senti solo al mondo. Lì dove nasce la rivoluzione. Volevo che facessero la loro versione di Banda Kawasaki, che si esprimessero e volevo dimostrargli cosa si prova quando si segue profondamente qualcosa che si ama.”
