Dopo anni in cui ha svolto un ruolo da assoluto protagonista, nel 2018 il Diesel ha segnato il passo. Indicata da gran parte dell’opinione pubblica come causa di tutti i mali ambientali, questa motorizzazione è passata da una quota di mercato del 55% al 43%, con un calo del 25% corrispondente ad una “perdita” di 101.000 veicoli.
Il Gruppo PSA, da parte sua, ha saputo reagire al mercato, in quanto, nel periodo considerato la sua quota di Diesel ha segnato una flessione del 13,8%. A fronte di questa contrazione, si è registrato, sempre prendendo in considerazione il primo quadrimestre dell’anno, un aumento del 6,2% di CO², una delle emissioni climalteranti che contribuiscono all’effetto serra.
Per questo PSA quindi ha ribadito la validità della gamma dei moderni motori Diesel BlueHDi Euro 6D temp che contribuisce alla riduzione della CO² e nello stesso tempo consente di ridurre le emissioni di PM2,5 a valori trascurabili. Dati alla mano, oggi l’utilizzo del Diesel di ultima generazione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO² previsti per il 2030, in modo socialmente ed economicamente sostenibile.
Un esempio concreto di Diesel di nuova generazione è il 1.5 BlueHDI 130 CV, un nuovo propulsore diesel, del Gruppo, più sostenibile ed efficiente. Con prestazioni che si avvicinano a quelle dei motori di cilindrata superiore (motori 2.0), il BlueHDi 130 S&S, realizzato con una progettazione al 100% digitale, guadagna dieci cavalli rispetto al 1.6 BlueHDi 120 S&S che sostituisce. La potenza è mantenuta ad alto regime grazie alla nuova testata a 16 valvole, che offre sensazioni di guida simili a quelle dei motori benzina. Non solo più potente, ma anche più efficiente. La riduzione dei consumi è di circa il 4 – 6% rispetto al BlueHDi 120 S&S, grazie alla diminuzione della cilindrata, ad un nuovo scambiatore ad alta efficienza e ad un sistema di combustione inedito dalla geometria brevettata (geometria dei pistoni derivata dal motorsport).
Le novità più importanti, però, riguardano l’abbattimento delle emissioni inquinanti, con un nuovo sistema di riduzione degli ossidi di azoto NOx per rispettare il futuro fattore di conformità degli NOx (ossidi di azoto) di 1,5, in vigore nel 2020.
Questo sistema tratta le emissioni alla fonte e allo scarico. Grazie ad un posizionamento ed un’architettura innovativa, l’efficacia del trattamento degli NOx è migliorata ed il consumo di carburante è ottimizzato. Il sistema , inoltre, è più compatto perché raggruppa in un unico insieme il catalizzatore, la SCR (Selective Catalytic Reduction) e la SCR sul FAP. Il posizionamento molto vicino al motore permette un’entrata in azione più rapida del post-trattamento. L’eliminazione dell’additivo del FAP consente di ridurre il costo di utilizzo, la manutenzione per il cliente è facilitata dal posizionamento del serbatoio di riempimento dell’AdBlue vicino a quello del carburante.
Attualmente il 1.5 BlueHDI è presente nel segmento B è presente su DS 3 Crossback; nel segmento C, su Peugeot 308 Berlina, 308 SW e Rifter, su Citroën C4 Spacetourer, Grand C4 Spacetourer, Nuovo Berlingo, su Nuovo Opel Combo Life; nel segmento D su Peugeot 508 Fastback e SW.