Compositore per RaiCom, Rai 3, Rai 2 (Geo&Geo, Presa Diretta, Linea blu), Pio Cavalluzzo torna sulla scena con un album in bilico fra musica classica, pop, ambient ed elettonica: “Suspension”.
«“Suspension” è nato con l’intento di esplorare e approfondire la forza espressiva del Felt Piano, particolare timbro di pianoforte caratterizzato da sonorità morbide, dolci e intime in cui, oltre al suono classico dello strumento, si aggiungono e si enfatizzano i suoni dei feltri, della risonanza delle corde, della meccanica (sia della tastiera che dei pedali), creando così un timbro particolarmente espressivo».
Con questa tecnica lo strumento acquista una particolarissima ricchezza timbrica e una sua forza ritmica dando vita, in questo modo, a uno strumento quasi del tutto nuovo.
Ispirato da artisti quali Ólafur Arnalds e Jóhann Jóhannsson, Pio Cavalluzzo firma dieci tracce che si presentano come un viaggio attraverso atmosfere fatate, magiche, riflessive e nostalgiche. I brani sono caratterizzati da lievi tocchi di pianoforte su una leggera elettronica e avvolgenti quanto glaciali suoni di archi e chitarre.
Si passa da atmosfere armoniche japan di “Wet Cherry” a classici echi di soundtrack music di brani quali “Remember me”, “Suspension” e “Grey Clouds” fino ad arrivare alle melodie dolci e minimaliste di “Space Walk”, “Sweet Orbit” e “In the End”, per proseguire con i crescendo armonici e timbrici dei brani “Introspection” e “Landscapes” fino all’iniziale dinamismo susseguito da sospensioni armoniche e ritmiche del brano “Dreaming”. Quest’ultima traccia si presenta come una chiara dedica del compositore alla propria figlia, con l’invito a non smettere mai di sognare.
L’album è stato suonato, registrato e mixato interamente dal compositore in stretta e preziosa collaborazione con Aventino Music. Il mastering è stato realizzato da Dario Giuffrida.