Anticipato dai singoli “Elodie” e “Pita Gyros”, il 12 dicembre esce “Kalimera” (Maciste Dischi), il primo EP di Emili Kasa, giovane artista marchigiana classe 2005 che sceglie di raccontare la sua generazione partendo dal momento più fragile della giornata: il risveglio. È lì, tra sonno e realtà, che si colloca la sua musica, sospesa tra intimità, ricerca identitaria e consapevolezza emotiva.
“Kalimera” – parola greca che significa “buongiorno” – non rappresenta semplicemente un saluto, ma un atto di coraggio. Per Emili Kasa è la metafora di un risveglio che non sempre coincide con la serenità, ma con l’esigenza di accettare la mancanza e il cambiamento. L’artista lo descrive così: “‘Kalimera’ è il mio ‘buongiorno’. È il primo sorso di un caffè troppo amaro, la fame che arriva appena ti svegli. È un sogno lasciato a metà che continua a echeggiare anche ad occhi aperti. È la voce di tua madre che rimane una fiaba che non smetti mai davvero di ascoltare. Ma è anche l’ombra tra le lenzuola, la sveglia che graffia, quel momento in cui apri gli occhi e senti che ti manca ancora qualcosa. Non so davvero spiegarvi tutto quello che provo ora. Vedere finalmente questo progetto fuori è come spogliarmi di tutte quelle cose che non sono mai riuscita a raccontare. Spero che, parola dopo parola, ‘Kalimera’ diventi anche il vostro buongiorno. Il vostro e il mio inizio di qualcosa di stupendo. A chi ascolterà, a chi si ritroverà tra queste parole e queste note, vi voglio bene davvero. Quindi, buongiorno a tutti e buon ascolto.”
La produzione del progetto è curata da Pablo America, che traduce in suono la fragilità e l’instabilità tipiche dei vent’anni. I brani di “Kalimera” nascono pian piano, spesso al pianoforte, come pensieri veloci annotati sul telefono, e si evolvono fino a esplodere in arrangiamenti più ampi. Il risultato è un equilibrio delicato tra introspezione e istinto, tra la leggerezza del risveglio e il peso delle emozioni che emergono con esso.
La tracklist dell’EP comprende cinque brani: “Elodie”, “Oopah”, “Maschio”, “Pita Gyros” e “Finché non mi addormento”. Le due tracce che hanno preceduto l’uscita del disco mostrano i due poli del mondo di Emili: l’intimismo lirico e la concretezza del quotidiano. L’artista unisce immagini semplici e dirette, che si trasformano in memoria collettiva, in un racconto generazionale universale fatto di sogni sospesi, amori incerti e partenze mai del tutto risolte.
“Kalimera” diventa così un gesto di fiducia e apertura, il modo con cui Emili sceglie di consegnare se stessa a chi ascolta, senza difese e senza filtri. È l’invito a riconoscersi negli stessi momenti di vulnerabilità che tutti attraversiamo, quando la giornata comincia e non siamo ancora sicuri di chi vogliamo essere.
Cresciuta a Monte Urano, nelle Marche, Emili Kasa porta con sé un ricco bagaglio culturale e musicale. Figlia di madre greca e padre albanese, fonde nella sua musica le radici mediterranee con la forza del rap e dell’R&B contemporaneo. Le sue influenze spaziano dalla scena albanese di Noizy, Dhurata Dora e Finem ai grandi nomi internazionali come Chris Brown, Travis Scott e Summer Walker, fino ai protagonisti della nuova scena italiana come Madame, Mahmood, Massimo Pericolo e Lovegang.
In questo mosaico di suoni e identità si inserisce “Kalimera”, un progetto che racconta cosa significa avere vent’anni oggi, oscillando tra sogni, fragilità e desiderio di verità. Emili Kasa non offre risposte definitive: apre una finestra sul proprio mondo e lascia che la luce filtri, delicata ma autentica, come un buongiorno che segna l’inizio di qualcosa di nuovo.