I rapporti sulle emissioni di gas serra non offrono buone notizie, evidenziando un aumento costante nel corso dell’ultimo decennio. Questa tendenza è destinata a crescere ulteriormente, portando le temperature ben oltre gli 1,5°C previsti e potenzialmente fino a 3°C entro la fine del secolo.
Il settore dei trasporti, e in particolare l’automotive, gioca un ruolo significativo in questo scenario; le automobili contribuiscono infatti per circa l’11% del totale delle emissioni. Il Gruppo Renault si è posto l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica in Europa entro il 2040 e a livello globale entro il 2050.
La decarbonizzazione richiede un approccio globale che tenga conto dell’intero ciclo di vita del veicolo, definendo ruoli e responsabilità per ogni fase della catena del valore. Il Gruppo Renault, di cui DACIA fa parte, ha elaborato un piano dettagliato per soddisfare i suoi obiettivi di sostenibilità, coprendo ogni fase, dalla progettazione alla dismissione del veicolo a fine vita.
Dalle fasi di progettazione del veicolo, alla scelta di materiali e componenti che siano funzionali allo scopo e quanto più possibile riciclati e riciclabili, all’efficientamento produttivo delle fabbriche. Relativamente a queste ultime, il Gruppo punta a migliorare giorno dopo giorno l’efficienza energetica. La performance ambientale dei siti produttivi rappresenta una priorità, con l’obiettivo di preservare le risorse naturali e contribuire alla limitazione del riscaldamento climatico. Lo stabilimento produttivo DACIA di Tangeri, in Marocco, è un vero fiore all’occhiello tra i siti produttivi a basso impatto ambientale: è la prima fabbrica automobilistica al mondo a zero emissioni di CO2 e a zero rifiuti liquidi industriali.
DACIA utilizza materiali riciclati (e riciclabili) all’interno e all’esterno del veicolo, progetta e realizza automobili efficienti a livello aerodinamico e leggere. Un elemento, questo, che le rende meno inquinanti, non bisognose di grosse motorizzazioni per garantire adeguate prestazioni (con batteria più compatta e più veloce e semplice da ricaricare, nel caso dell’elettrica Spring), un ottimo circolo virtuoso dunque.
