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I colori in Mazda: una storia di forme in movimento

Nella la storia di Mazda, i colori sono sempre stati un aspetto fondamentale. La tecnologia di verniciatura Takuminuri, ad esempio, da vita allo spettacolare rosso Soul Red Crystal o il Polymetal Grey.

La prima auto di serie del marchio, la Mazda R360, è arrivata sul mercato nel 1960 con una scelta di colori brillanti tra cui il verde menta, l’azzurro cielo e il rosso acceso, distinguendola così chiaramente dalle concorrenti prevalentemente di colore bianco. Nonostante fosse una microcar economica, è stata proposta persino con la verniciatura bicolore. Combinazioni come il bianco per la carrozzeria e il bordeaux per il tetto, hanno conferito all’adorabile coupé a quattro posti un aspetto raffinato, sottolineando anche l’attenzione di Mazda verso i design non convenzionali.

Quando Mazda ha ampliato la sua gamma di modelli negli anni ‘60, ha offerto finiture metallizzate esclusive su modelli compatti e di medie dimensioni. La Mazda Luce (1966-73), ad esempio, si poteva ordinare in colore oro o in argento – tinte associate a lusso e velocità – esaltando una linea sportiva ed elegante progettata nientemeno che da Giorgetto Giugiaro, leggenda emergente. La Luce è stato uno dei primi modelli giapponesi ricercati a livello internazionale.

La Mazda Cosmo Sport/110S, viceversa, venne presentata nel 1967 in un bianco assoluto, una scelta non solo per enfatizzare la linea da supersportiva dell’era spaziale, ma anche perché per la federazione internazionale (FIA) era il colore ufficiale dei team giapponesi.

Nel 1977 è iniziata un’era sgargiante con la Mazda 323 di prima generazione, che fondeva un look da berlina europea con una gamma di colori intensi come Muscat Green, Impulse Blue, Grand Prix Red e Sunbeam Silver Metallic. Brillando sulle strade in tutta Europa, la 323 sarebbe diventata una delle auto di importazione più popolari.

In fatto di brillantezza, uno dei momenti indiscutibilmente salienti del periodo colorato di Mazda è arrivato nel 1991, quando la Mazda 787B verde e arancione numero 55, ha vinto la 24 Ore di Le Mans di quell’anno. La verniciatura appariscente e l’urlo inconfondibile del motore 26B a quattro rotori da 710 CV, saranno per sempre associati alla prima vittoria di un costruttore asiatico nel famoso evento e l’unica, finora, di un’auto con motore senza pistoni. La Mazda MX-5 “Le Mans”, una serie limitata commemorativa per il 20° anniversario della gara del 2011, è stata vestita con la particolare livrea della 787B.

Sebbene rappresenti solo poche migliaia di grammi del peso complessivo di un’auto, la finitura della carrozzeria rimane oggi una delle fasi più complesse della produzione automobilistica. Questo spiega l’ossessione di Mazda per i colori, ed è per questo che l’azienda ha inventato Takuminuri, il cui nome riunisce i termini giapponesi “mastro artigiano” (Takumi) e “vernice” (Nuri). Questo processo innovativo consente a Mazda di produrre in serie quella che sembra essere una finitura applicata a mano, insegnando ai robot di verniciatura a imitare le tecniche dei suoi specialisti.

A differenza delle tradizionali finiture a due strati, con un colore di fondo e un rivestimento trasparente, i colori metallizzati di Mazda utilizzano un sistema a tre strati che incorpora un rivestimento riflettente e uno strato traslucido sotto il rivestimento trasparente finale. L’obiettivo è quello di arricchire la profondità e la saturazione del colore della tinta, approfondendo la fluidità e la vivacità delle sue linee Kodo accentuando il gioco di luci e ombre. Di conseguenza, le superfici sembrano essere in movimento anche a vettura ferma.

Mazda è particolarmente affascinata dal colore rosso e l’approccio Takuminuri – utilizzato per la prima volta nel 2012 per creare la tinta Soul Red – è stato sottoposto a un continuo perfezionamento.

Parlando di rosso, quest’anno il Marchio sta riproponendo il look bicolore bianco-bordeaux della Mazda R360 sui modelli in edizione speciale che commemorano il suo centenario. Due i distinti pacchetti proposti come simbolo di un divertimento di guida elegante, con la maggior parte dei modelli attuali offerta con esterno totalmente bianco e interni bordeaux, mentre un’edizione limitata della MX-5 e la nuova Mazda MX-30 avranno anche il tetto bordeaux. Con tanta ispirazione dal passato, i progettisti dei colori Mazda possono spingersi ancora più in là con le finiture del futuro.

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