Negli ultimi anni il Platform Engineering si è affermato come il nuovo pilastro della trasformazione digitale: non più solo automazione, ma vere e proprie “fabbriche di innovazione” in grado di orchestrare infrastrutture IT su larga scala. Secondo le stime, il mercato globale – che nel 2023 valeva circa 5,4 miliardi di dollari – crescerà del 725% in dieci anni, arrivando a 45 miliardi entro il 2033, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 23,5%.
Alla base di questo boom c’è l’Intelligenza Artificiale, che trasforma le piattaforme digitali da strumenti reattivi a ecosistemi proattivi e adattivi. “Le imprese non cercano più soltanto ambienti cloud o microservizi: vogliono piattaforme intelligenti che riducano la complessità operativa e accelerino lo sviluppo di nuovi prodotti”, spiega Francesco Soncini Sessa, President & Co-founder di Mia-Platform, organizzatrice di Platmosphere 2025, l’evento che ha riunito oltre 400 professionisti e 200 aziende al Talent Garden Calabiana di Milano.
Un recente studio di Google Cloud rivela che il 55% delle aziende mondiali ha già adottato un approccio di Platform Engineering e che il 90% di queste prevede di ampliarlo per potenziare la produttività dei team di sviluppo. I vantaggi principali? Riduzione dei costi operativi, maggiore sicurezza, deployment più rapidi e processi CI/CD completamente integrati. Non sorprende che Gartner lo inserisca tra le 10 tendenze tecnologiche strategiche per il prossimo triennio.
Durante Platmosphere 2025 sono emersi gli otto trend che catalizzeranno la trasformazione nelle industry chiave:
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AI-driven development: l’AI automatizza scrittura del codice, test e deployment, riducendo errori e tempi di rilascio.
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Composability: le piattaforme sono costruite con moduli interoperabili, permettendo upgrade e personalizzazioni “a blocchi” senza compromettere l’intera architettura.
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Fintech next-gen: la modernizzazione dei sistemi bancari legacy si unisce alla compliance a regolamenti come DORA e FIDA, spingendo investimenti in API sicure e resilienti.
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Healthcare digitale: dall’AI che supporta diagnosi e analisi di grandi volumi di dati clinici al Software as a Medical Device (SMD), il settore vede il software come componente essenziale delle terapie.
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Mobility intelligente: l’edge computing migliora la guida autonoma e la gestione del traffico, abbattendo la latenza e aumentando la sicurezza stradale.
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Energy management cloud-native: piattaforme per il monitoraggio in real time di produzione e distribuzione energetica, fondamentali per integrare le rinnovabili e ottimizzare i consumi.
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DevSecOps diffuso: sicurezza integrata fin dalle prime fasi di sviluppo, con controlli automatici che riducono le vulnerabilità e garantiscono la conformità normativa.
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Green & sustainable tech: soluzioni AI-driven per il monitoraggio ambientale, la riduzione delle emissioni e la gestione efficiente delle risorse, in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
Secondo un report McKinsey, l’AI potrebbe generare fino a 4,4 trilioni di dollari di valore aggiunto nelle imprese, soprattutto se implementata in piattaforme digitali capaci di orchestrare processi complessi e in continua evoluzione. In un mondo dove rapidità, sicurezza e flessibilità sono requisiti imprescindibili, il Platform Engineering non è più un’opzione: è la chiave per restare competitivi nell’era dell’AI.